L’Incontro e gli faccio due domande

 

 

-“Quando c’è crisi, grossa crisi,

i tuoi cittadini come l’avvisi ?”-

-“L’avviso con la guerra,

e tu dirai è storia vecchia

e l’ho pensato anch’io

e siccome sono un granchio

capisco le cose che tornano

le cose rotonde

come la sicurezza

le ronde le anti ronde

le contro anti ronde

è sempre guerra d’altronde”-

 

-“Quanto è importante per l’assunzione, la preparazione?”-

-“Nell’assunzione

come nella preparazione,

se fai tutto per bene

senza pressione senza para

massai è una condizione rara

assai come le perle nere

perle canne perle rocce perle pere

senza farti prendere dalla foga

poi ti godi al meglio la tua droga”-

 

 

 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tram

 

 

Un libro sui miti greci e romani nello zaino

per sopravvivere nella giungla

anche se è Roma  e non è Londra

quando fa freddo è come la tundra

e se mi parli faccio finta di essere ucraino

al limite un turista americano imbolsito

Dimmi dove guardi mentre carica il sito

La fottuta connessione ha un attimo di ritardo

non riesco a fermare lo schizzare dello sguardo

per fortuna

la musica è dalla mia parte

quando sono brutte cambia le carte

copre i rumori molesti dei vicini

e le cavalcate dei bambini

rende  la vita attorno un po’ più
armonica

a Roma est di solito c’è più neve che in Valcamonica

e ora tutti a ròta perché hanno preso un Casamonica

“annamo cì”!, “come on” amica !

laconica la droga

ti lascia come ti trova

forse ti peggiora

al  massimo non ti migliora

ma non ti cambia le interiora

pensarlo è come mandare

un messaggio tramite interflora

 

 



 

Libera!! [E.R.]

 
 
Chissà di cosa è morta
c’è chi dice che sia morta di fame
c’è chi dice che sia morta per un infezione
causata dalla mancata somministrazione
dell’antibiotico
c’è chi la dice morta di polmonite senza cortisone
si chiude una porta ma si apre un portone
sarà caduta dalle scale a scuola
durante la ricreazione
rifletti un attimo con attenzione
potrebbe esser morta di freddo perchè hanno spento il termosifone
l’incidente di diciasette anni fa non lo prendiamo
in considerazione
abbiamo visto "ghost" "il sesto senso"
e tutte le altre stronzate americane
che vuoi fare
nel deserto ci attacchiamo a cose arcane
ora basterà scolpire in marmo il consenso
ma nel mondo nonsenso dove decide il nano
è sempre meglio avere un’arma a portata di mano
 
 
 


 
 
 

Una cosa che non faccio mai (Collodoro)


S.Niffoi – Collodoro   (ed. Adelphi)

 

E’ difficile parlare di questo
libro dribblando la ‘questione etnica’ sarda. Lo dico, a me i sardi
"popolofiero" piacciono molto, anche se non è obbligatorio, d’altronde
anche Cossiga è sardo
.

Detto questo, sintetizzerò la
speciosità sarda di quelle usanze troglodite che prevedono tra l’altro, la
violenza sul più debole, e in qualche modo la regolano pure, quindi se dirò
‘bestie ‘ o ‘selvaggi’, non s’indigni nessuno, perchè in questo caso sono
connotati positivi. E comunque non lo dirò.

Collodoro è la storia di una
rivolta popolare, la rivolta di un popolo che nonostante le apparenze
‘selvatiche’ gode di divertimenti raffinati, come ad esempio incocciarsi di
sole e di vino in montagna fino a vedere la Madonna nuda col velo che fa la
lapdance. La rivolta di una popolazione avvezza alle maniere forti, con cui la
violenza non serve, perchè la violenza loro l’hanno subita da secoli e ora la
padroneggiano, come padroneggiano gli esplosivi.

Una rivolta contro il progetto di una
discarica di materiali nocivi dentro una montagna tra l’altro mezza sacra
(la montagna).. Una specie di Chiaiano ante litteram, anzi una Chiaiano senza
tempo, viste le scarsissime coordinate temporali. Come senza tempo eppure
attuale è il saccheggio della terra sarda.

Le prime cinquanta pagine sono
pesanti e spaventano perchè l’autore, sulla scorta di Camilleri, usa a
profusione il dialetto sardo, soprattutto nei dialoghi e sinceramente anche
con tutta la buona volontà si capisce poco; poi però il libro decolla,  anche la lingua sembra schiarirsi, e tutto a
un tratto ti trovi immerso in questa umanità di cui all’inizio magari non
riconosci le sembianze ma che alla fine non puoi che sentire dalla tua
parte.
Streghe, minatori, santi e madonne tutti nello stesso corteo, armati fino ai denti.         

Bel libro. Comprato per caso
all’ufficio postale.